Vittorio nel suo studio

Vittorio Carradore è nato a San Bonifacio (VR) nel 1963. Ha frequentato per breve tempo i corsi liberi dell’Accademia Cignaroli di Verona, ma lui stesso preferisce definirsi un autodidatta.

Il suo percorso artistico nasce precocemente: durante l’adolescenza inizia a dipingere, sperimentare, ricercare e si consolida con le prime esposizioni. Dagli esordi a oggi il fascino poetico della sua arte risiede in un’alchimia tra forma e colore: una tavolozza di infinite variazioni che mutano nell’evolversi della giornata, che si trasforma e trasforma i colori, talvolta caldi e talvolta freddi, intensi o leggeri da sembrare quasi delicati acquerelli… così, in un solo sguardo, ci immergiamo in quei luoghi, in quei momenti.

È un mondo raro quello dipinto dall’artista, che si assapora osservando le sue opere ma anche frequentando la sua casa, la sua famiglia. Raro perché ricorda i tempi antichi, i ritmi lenti della campagna e quella serenità nella quale si immerge Vittorio per dipingere e che traspare, così dolce, dalle sue opere.

La storia e il corso degli eventi non consentirebbero più di vivere come nell’Ottocento ma nelle opere di Carradore emerge, pur nella loro modernità, proprio quell’atmosfera assorta, pacata e limpida dei tempi trascorsi. E qui sta la magia: se ai primi del Novecento l’uso di colori audaci e di un tratto vibrante, come quello che spesso suggeriscono le sue opere, stavano a indicare l’inquietudine, il male di vivere, la follia, la voglia di sovvertire gli schemi con fragore e irruenza, quegli stessi colori, in Carradore sono invece armonia. Vittorio, infatti, non ha bisogno di lottare per essere riconosciuto nella pittura perché il suo percorso è già destinato a lasciare il segno. È un’artista che racconta col tratto e col colore la sua natura, la sua intimità, il suo essere pittore del silenzio

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